Tappeti moderni: la tradizione si rinnova.

 
Il tappeto si trasforma diventando un oggetto che evoca, nelle nostre case, lontani scenari; deserti africani bruciati dal sole o steppe mongole dove le tende dei nomadi si arricchiscono di coloratissimi e preziosi tappeti su cui la vita di ogni giorno trova il confort necessario per svolgere ogni funzione domestica.

Cogliamo lo spunto proposto dalla bella mostra in corso presso i locali della "Fondazione 107" di Via Sansovino per approfondire uno degli oggetti che, alle nostre latitudini, è considerato come un semplice oggetto decorativo: il tappeto.

La mostra "Tappeti estremi: da Tibuctù all' arte contemporanea" affronta il tema del tappeto dal punto di vista delle varie popolazioni che ne fanno un indispensabile oggetto d' uso, presentandoci una carrellata di coloratissimi esempi legati alle tradizioni delle popolazioni che li anno pensati e prodotti.

Si va dalle grandi stuoie etiopi, intrecciate alla perfezione a quelle provenieti dalla Mauritania, dai colori e decorazioni geometriche bruciate dal sole del deserto; dai preziosi "bukhara" che testimoniano il rango e la ricchezza delle famiglie nomadi turkmene ai "tappeti di guerra" afghani, in cui kalashnikov e missili hanno sostituito i motivi tradizionali, fino i grandi feltri realizzati in Asia Centrale, logorati dalle popolazioni nomadi della mongolia. Il loro linguaggio primordiale attraversa ogni frontiera culturale e giunge diritto al cuore.

Il tappeto è quindi ben più di un oggetto. Lo si può usare per isolare un ambiente da terreno sottostante ,ma anche per mangiare, per dormire, giocare. Ovunque sa essere funzionale: casa o tenda mongola, villetta sul mare o tenda nel deserto; qualunque sia la sua funzione: lasciarci rotolare i bambini o pregare prima di una battagia, farci l' amore o coprirci le mattonelle rotte.

Anche la vecchia sciamana di Shailoo Dzheksembaev ci conferma che non esiste luogo migliore di un feltro per leggere il destino, o per ostacolarlo !

 

Proprio ai colori naturali dei feltri centro asiatici si ispirano le nuove collezzioni di tappeti di Tisca che li produce a partire dalla fibra vegetale, 100 % naturale, che è il bambu. Grazie alla sua morbidezza, questa fibra dona un aspetto vissuto al tappeto, sempre monocromo, adatto a tutti gli stili di arredamento e particolarmente accogliente e caldo.

 

Molto innovativa la linea Madda Patch, realizzati con la tecnica patch-work usando tappeti in lana annodati a mano vecchi di almeno 50 anni, ricomposti e colorati, per un effetto vintage e ricercato. Perfetti per ambientazioni sia classiche che moderne, questi tappeti evocano le storie di coloro che li hanno utilizzati e logorati negli anni, facendo trasparire dalle imperfezioni i mille fatti che hanno vissuto.

 

 

Infine una collezione di tappeti in 100% lana tuftati a mano che presenta una vasta gamma di disegni geometrici, astratti, optical anni '70 e floreali tutti accomunati da un decoro di gusto moderno. Rigorosamente monocromi e con effetti chiaro-scuri che ne enfatzzano la lavorazione.

 

In fondo tra una casa ben costruita e una tenda berbera non c'è molta differenza: in entrambi i casi un tappeto Tisca si trova perfettamente a suo agio.

Appuntamento ai prossimi approfondimenti.

 

Home News Riflessioni sul design Tappeti moderni: la tradizione si rinnova.

Dove Siamo

Via Pianezza, 54
10149 - Torino
Tel. 011 733089
P.Iva 07581780017

Social

Orari

Lunedì 15,00 - 19,00
Dal martedi al sabato: 9:00-12,00 15,00-19,00
Eventuali possibili appuntamenti fuori orario.

Chatta ora