
IL MERCATO VUOLE CONSULENTI D' ARREDO.
- Pubblicato il 30 Dicembre 2012

Nell intervista che Anna Montalbetti rivolge a Philippe Daverio molti sono gli argomenti trattati. (pubblicata su “Progetto cucina”, N. 11, novembre 2012)
Come prima riflessione il professore spiega che con la crisi i modelli di consumo sono cambiati. Nell’ epoca del consumismo, infatti, c’ era una più diffusa cultura del design, ma nello stesso tempo, era più facile acquistare prodotti senza badare troppo alla qualità e alla durata. La più ampia disponibilità economica spingeva a cambiare più spesso ciò che si comprava. Adesso invece, con la crisi, gli Italiani sono più attenti al tema della durata; si cerca un oggetto che ci accompagnerà più a lungo nel futuro, che ci dia la sensazione che non lo si dovrà buttare dopo pochi anni. Il mobile sta cioè tornando a essere un bene d’ investimento.
Il professore, inoltre, afferma che il nuovo consumatore non si accontenta più del semplice consiglio di un amico per arredare la casa, ma diventa fondamentale affidarsi a chi ha sviluppato competenze in questo ambito, di tipo tecnico ma anche di gusto: l’ “architetto condotto” appunto. Come per le questioni giuridiche ci si affida all’ avvocato, nello stesso modo per arredare la casa ci si deve rivolgere a chi ha sviluppato conoscenze specifiche. Arredare la casa è una faccenda estremamente complicata. Chi ha esperienza è in grado di aprire orizzonti nuovi e inaspettati, piu soddisfacenti e di più lunga durata, che evitano quelle ingenuità che ad un profano verrebbero naturali.
I referenti naturali per tutto ciò sono naturalmente quei punti vendita che si impegnano nel formare il pubblico, sensibilizzandolo ai temi della casa di qualità e design, fornendo proposte personalizzate per ogni necessità. Quanto più sapranno mettere in primo piano la loro professionalità e capacità di consulenza, tanto più sapranno tenersi stretti i clienti.